Draghi al meeting di Rimini: "Ue marginale e spettatrice " 22/08/2025 18:50 |
![]() Descrizione al grafico: Un breve giro degli stand per andare a visitare una mostra dedicata al lavoro. Qualche applauso dei ragazzi che alla kermesse ci lavorano per tutta la settimana. Mario Draghi torna, per la quarta volta, al Meeting di Rimini per intervenire al panel intitolato "Quale futuro per l'Europa?".
E quelle che riserva all'Europa sono delle vere e proprie bordate. "L'Unione Europea, nonostante abbia dato il maggior contributo finanziario alla guerra in Ucraina, e abbia il maggiore interesse in una pace giusta, ha avuto finora un ruolo abbastanza marginale nei negoziati per la pace. Nel frattempo la Cina ha apertamente sostenuto lo sforzo bellico della Russia e le proteste europee hanno avuto poco effetto: la Cina ha chiarito che non considera l'Europa come un partner alla pari e usa il suo controllo nel campo delle terre rare per rendere la nostra dipendenza sempre più vincolante". In più L'Ue "è stata spettatrice anche quando i siti nucleari iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava", ha detto ricevendo un lungo applauso. "Questi eventi hanno fatto giustizia di qualunque illusione che la dimensione economica da sola assicurasse una qualche forma di potere geopolitico". Descrizione per watch list o operatività: E ancora: "Per anni l'Unione Europea ha creduto che la dimensione economica, con 450 milioni di consumatori, portasse con sé potere geopolitico e nelle relazioni commerciali internazionali. Quest'anno sarà ricordato come l'anno, in cui questa illusione è evaporata. Abbiamo dovuto rassegnarci ai dazi imposti dal nostro più grande partner commerciale e alleato di antica data, gli Stati Uniti. Siamo stati spinti dallo stesso alleato ad aumentare la spesa militare, una decisione che forse avremmo comunque dovuto prendere - ma in forme e modi che probabilmente non riflettono l'interesse dell'Europa".
Poi Draghi traccia la rotta: "Per affrontare le sfide di oggi l'Unione Europea deve trasformarsi da spettatore o al più comprimario in attore protagonista. Deve mutare anche la sua organizzazione politica che è inseparabile dalla sua capacità di raggiungere i suoi obiettivi economici e strategici". |