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Telecom, 0,50 in arrivo?
19/07/2025 13:01
Descrizione al grafico: Nel precedente intervento sono state avanzate alcune considerazioni relative a Telecom Italia (BIT:TLIT). La previsione formulata si è rivelata accurata, poiché il titolo ha evidenziato una crescita del 30% nell’ultimo trimestre. A partire dal 2025, le azioni di Telecom Italia (TIT) hanno registrato un incremento pari all’85% dai minimi, configurandosi come una delle migliori performance sul mercato italiano e distinguendosi anche in Europa tra le large cap. Dopo un prolungato periodo di stagnazione, diversi operatori iniziano a ipotizzare una possibile rinascita industriale e l’avvio di una nuova fase per l’ex monopolista. Tuttavia, al di là dell’entusiasmo diffuso, permane un rischio significativo. In seguito alla decisione di Vivendi (EPA:VIV) di rinunciare al ricorso contro la vendita della rete a KKR, il titolo ha ulteriormente accelerato il proprio rialzo. Il recente rally non è stato determinato da una crescita degli utili o da una rivoluzione industriale. Il principale fattore tecnico è stata la possibilità di ritorni straordinari per gli azionisti delle azioni di risparmio, in relazione a una riconciliazione tra diverse categorie azionarie. Si tratta quindi di una motivazione occasionale, non collegata al business di lungo periodo. Inoltre, molti analisti considerano ora il tema dell’eccesso di debito come superato, a seguito dell’operazione di scorporo della rete.


Descrizione per watch list o operatività: Analizzando i dati più recenti, il P/E ratio risulta pari a 1,16x, valore che può risultare interessante in presenza di utili stabili o in crescita. Tuttavia, il margine netto si attesta su -3,14%. Nel 2021 la situazione era peggiore, ma il margine rimane negativo. Il fatturato è in calo dal 2022. Il livello di debito è considerato sotto controllo, mentre gli utili sono bassi o assenti. Il ROE si posiziona sull’1% e il Free Cash Flow per azione è pari a 0,15 euro, un dato che non consente di sostenere una crescita organica significativa né di generare un effetto compound rilevante sui profitti futuri. La vicenda di Telecom potrebbe non configurarsi come una storia di autentica crescita o di redistribuzione del valore agli azionisti tramite dividendi rilevanti. Si tratta piuttosto di un rimbalzo tecnico, sostenuto da una narrazione favorevole e da aspettative prevalentemente di carattere politico piuttosto che finanziario. Il rischio principale consiste nel fatto che, esaurita la fase di entusiasmo, gli investitori possano trovarsi in possesso di un titolo privo di fondamentali solidi a sostegno delle quotazioni attuali. Pertanto, sebbene la situazione possa apparire negativa, nel medio termine le prospettive risultano meno sfavorevoli e, come noto, in ambito borsistico ciò che prevale è la valutazione delle potenzialità future di un titolo rispetto al suo presente

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